Mauro Ceccanti
Ha iniziato lo studio del violino all’istituto P. Mascagni di Livorno con Cesare Chiti, diplomandosi successivamente al Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze alla scuola di Roberto Michelucci. Ha fatto parte de “I Solisti Veneti” e dal 1970 al 1981 (periodo Muti) dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino ricoprendo per concorso il posto di “concertino” dei primi violini. Ha seguito i corsi di Musica da Camera con Franco Rossi e di Quartetto con Aldo Bennici e Piero Farulli; si è poi perfezionato in direzione d’orchestra con Franco Ferrara a Roma e con Kyrill Kondrashin a Hilversum in Olanda. Fondamentali negli anni ’80, gli incontri con Carlo Maria Giulini nella sua casa milanese e la collaborazione con Luciano Berio e Bruno Bartoletti. Nel 1972 è stato chiamato da Marcello Abbado al Conservatorio Rossini di Pesaro e dal 1974 al 2009 ha insegnato al Cherubini di Firenze. Nel 1974 è fra i fondatori della Scuola di Musica di Fiesole di Piero Farulli, dove ha insegnato violino portando dal Giappone il metodo del maestro Shinichi Suzuki per far suonare gli strumenti ad arco a bambini in tenera età in maniera naturale e abituandoli fin da subito alla musica. Ha creato e diretto l’Orchestra dei Ragazzi e l’Orchestra Vincenzo Galilei fino al 2002, contribuendo in modo determinante alla crescita e alla visibilità della scuola. Ha tenuto corsi di didattica del violino a Pamparato, Reggio Emilia, Monfalcone, Macerata, Gubbio e Livorno. Dal 2002 al 2007 ha tenuto un corso speciale all’Accademia Chigiana di Siena di Nuova Didattica del violino. Ha creato e diretto per 15 anni il concerto di Capodanno dapprima a Palazzo Vecchio nella Sala dei Duecento, poi nel Salone dei Cinquecento e in seguito al Teatro Comunale di Firenze.

Ha iniziato lo studio del violino all’istituto P. Mascagni di Livorno con Cesare Chiti, diplomandosi successivamente al Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze alla scuola di Roberto Michelucci. Ha fatto parte de “I Solisti Veneti” e dal 1970 al 1981 (periodo Muti) dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino ricoprendo per concorso il posto di “concertino” dei primi violini. Ha seguito i corsi di Musica da Camera con Franco Rossi e di Quartetto con Aldo Bennici e Piero Farulli; si è poi perfezionato in direzione d’orchestra con Franco Ferrara a Roma e con Kyrill Kondrashin a Hilversum in Olanda. Fondamentali negli anni ’80, gli incontri con Carlo Maria Giulini nella sua casa milanese e la collaborazione con Luciano Berio e Bruno Bartoletti. Nel 1972 è stato chiamato da Marcello Abbado al Conservatorio Rossini di Pesaro e dal 1974 al 2009 ha insegnato al Cherubini di Firenze.






Ha diretto concerti nei maggiori festivals e teatri in Italia (Festival del Maggio Musicale Fiorentino, Roma Europa Festival, Milano Musica, Festival Aperto, Reggio Emilia, Accademia di Santa Cecilia, Teatro La Fenice, Sala Bossi, Orchestra della RAI, Teatro alla Scala, I concerti del Quirinale, Festival di Spoleto, Settimana Musicale Senese, La Milanesiana, Teatro Comunale di Bologna, Biennale Musica di Venezia, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Grande di Brescia, Auditorium Stelio Molo della Radiotelevisione della Svizzera Italiana e molti altri) e all’estero (Germania, Spagna, Svezia, Danimarca, Norvegia, Inghilterra, Francia, Grecia).
Nel 1992 fonda il ContempoartEnsemble specializzato nell’esecuzione della musica contemporanea, perseguendo un’attività di ricerca volta a stabilire un’interazione fra la musica e il linguaggio delle arti visive. Con l’ensemble ha eseguito le musiche di Fabio Vacchi per la colonna sonora del film “Il mestiere delle Armi” di Ermanno Olmi, premiata nel 2002 con il David di Donatello; la prima incisione mondiale di Aspern Suite di Salvatore Sciarrino, che ha ricevuto 5 AWARDS dalla critica internazionale; ha inciso ed eseguito alla Sala Bianca di Palazzo Pitti il Pierrot Lunaire con Sonia Bergamasco e Pietro de Maria, ha inaugurato la Biennale di Venezia 2002 dedicata a Bruno Maderna, con Serenata per un Satellite e Don Perlimplin in forma scenica in coproduzione con l’Accademia Musicale Chigiana e il Teatro Metastasio di Prato; oltre a più di 50 composizioni dedicate da molti dei più importanti compositori contemporanei.

Nel 1992 fonda il ContempoartEnsemble specializzato nell’esecuzione della musica contemporanea, perseguendo un’attività di ricerca volta a stabilire un’interazione fra la musica e il linguaggio delle arti visive. Con l’ensemble ha eseguito le musiche di Fabio Vacchi per la colonna sonora del film “Il mestiere delle Armi” di Ermanno Olmi, premiata nel 2002 con il David di Donatello; la prima incisione mondiale di Aspern Suite di Salvatore Sciarrino, che ha ricevuto 5 AWARDS dalla critica internazionale; ha inciso ed eseguito alla Sala Bianca di Palazzo Pitti il Pierrot Lunaire con Sonia Bergamasco e Pietro de Maria, ha inaugurato la Biennale di Venezia 2002 dedicata a Bruno Maderna, con Serenata per un Satellite e Don Perlimplin in forma scenica in coproduzione con l’Accademia Musicale Chigiana e il Teatro Metastasio di Prato.
Con l’ensemble ha eseguito le musiche di Fabio Vacchi per la colonna sonora del film “Il mestiere delle Armi” di Ermanno Olmi, premiata nel 2002 con il David di Donatello; la prima incisione mondiale di Aspern Suite di Salvatore Sciarrino, che ha ricevuto 5 AWARDS dalla critica internazionale; ha inciso ed eseguito alla Sala Bianca di Palazzo Pitti il Pierrot Lunaire con Sonia Bergamasco e Pietro de Maria, ha inaugurato la Biennale di Venezia 2002 dedicata a Bruno Maderna, con Serenata per un Satellite e Don Perlimplin in forma scenica in coproduzione con l’Accademia Musicale Chigiana e il Teatro Metastasio di Prato; oltre a più di 50 composizioni dedicate da molti dei più importanti compositori contemporanei.

Sempre con CE ha diretto oltre 50 composizioni dedicate da molti dei più importanti compositori contemporanei.
Ha collaborato con registi e scenografi come Pier’Alli, Luigi Squarzina, Virginio Puecher, Egisto Marcucci, Sylvano Bussotti, Fernando Farulli, Giuliano Scabia, Giuseppe Di Leva, Lele Luzzati, Virgilio Sieni, Alessio Pizzech, Mimmo Cuticchio, Federico Tiezzi. Ha inciso per la Foné e Bongiovanni due opere rare di Pietro Mascagni: Il Piccolo Marat e Zanetto e con il ContempoartEnsemble per le etichette ARTS, Stradivarius, VDM Records e NAXOS.
Nel 1992 fonda il ContempoartEnsemble specializzato nell’esecuzione della musica contemporanea, perseguendo un’attività di ricerca volta a stabilire un’interazione fra la musica e il linguaggio delle arti visive.

DISCOGRAFIA
Come violinista con “I Solisti Veneti” per la ERATO:
- F. Geminiani “Concerti Grossi Op. 7″, registrazione integrale
- A. Vivaldi “I Concerti per Mandolino” e “Concerto per violino discordato”
- G. Verdi “Quartetto in MI Minore “ – Wolf Ferrari “Serenata”
Come direttore:
- Pietro Mascagni “Zanetto” – BONGIOVANNI
- Pietro Mascagni “Il Piccolo Marat “- FONÈ
- Fabio Vacchi “Wanderer Oktet” – STRADIVARIUS
- Nicola Sani: “RAW”, “Vidi in terra angelici costumi” (prima incisione mondiale) e “Sul denaro” (prima incisione mondiale) – STRADIVARIUS
- Paolo Arcà “Spiel” (prima incisione mondiale) – VDM Records
- Ivan Vandor “Portrait: Linee d’orizzonte” (prima incisione mondiale) – VDM Records
- Peter Maxwell Davies: “Linguae Ignis (prima incisione mondiale), Vesalii Icones e Fantasia on a Ground and Two Pavans” – NAXOS
Per la casa discografica ARTS:
- Salvatore Sciarrino “Introduzione All’oscuro”
- Luciano Berio “Differences”, “Folk Songs”
- Sylvano Bussotti “Nascosto”
- Iannis Xenakis “Waarg”
- Pierre Boulez “Derive”
- Arnold Schoenberg “Pierrot Lunaire”
- Salvatore Sciarrino “Aspern Suite” (prima incisione mondiale)
- Steve Reich “City Life”
- Bruno Maderna “Serenata per un Satellite” – “Don Perlimplin”
con“I Solisti Veneti” per la ERATO
F. Geminiani “Concerti Grossi Op. 7″, registrazione integrale
A. Vivaldi “I Concerti per Mandolino” e “Concerto per violino discordato”
G. Verdi “Quartetto in MI Minore “ – Wolf Ferrari “Serenata
Pietro Mascagni “Zanetto” – BONGIOVANNI
Pietro Mascagni “Il Piccolo Marat “- FONÈ
Fabio Vacchi “Wanderer Oktet” – STRADIVARIUS
Nicola Sani: “RAW”, “Vidi in terra angelici costumi” (prima incisione mondiale) e “Sul denaro” (prima incisione mondiale) – STRADIVARIUS
Paolo Arcà “Spiel” (prima incisione mondiale) – VDM Records
Ivan Vandor “Portrait: Linee d’orizzonte” (prima incisione mondiale) – VDM Records
Peter Maxwell Davies: “Linguae Ignis (prima incisione mondiale), Vesalii Icones e Fantasia on a Ground and Two Pavans” – NAXOS
Salvatore Sciarrino “Introduzione All’oscuro”
Luciano Berio “Differences”, “Folk Songs”
Sylvano Bussotti “Nascosto”
Iannis Xenakis “Waarg”
Pierre Boulez “Derive”
Arnold Schoenberg “Pierrot Lunaire”
Salvatore Sciarrino “Aspern Suite” (prima incisione mondiale)
Steve Reich “City Life”
Bruno Maderna “Serenata per un Satellite” – “Don Perlimplin”





Mauro Ceccanti - Sypario - Sala Luca Giordano Palazzo Medici Riccardi

Ceccanti dirige il CE con Fabbriciani e Cardini nella Sala degli Specchi di Palazzo Medici Riccardi

Con Sir Peter Maxwell Davies a Grotte di Castro

Concerto a Celle per Luciano Berio nell'Anfiteatro di Beverly Pepper

Concerto d'inaugurazione della Biennale di Venezia 2014

Con l'amico Giancarlo Cardini




Musica come Democrazia
“Quando andavo alle elementari spesso la mia maestra mi chiedeva di portare il violino per far sentire un po’ di musica ai miei compagni. Lo facevo con molto piacere. Avevo ancora un violino ¾ e suonavo brani di Kreisler, Gluck (La danza degli spiriti beati), l’Ave Maria di Schubert e tanti altri. Praticamente mi trovavo a girare le classi suonando. Ripensando a quei momenti mi sono reso conto fin da piccolo di quanto sia importante far conoscere la musica ai giovanissimi e specialmente a chi non poteva o non voleva per vari motivi ascoltarla a casa propria. Alla radio ascoltavano le canzonette, appena compariva un programma di classica cambiavano canale. Non c’era l’abitudine, non c’era la cultura. Anche alla televisione erano rari i concerti sinfonici e la lirica. Tutto questo avveniva solo nei teatri e nelle sale da concerto, facendo sì che tale musica venisse vista come elitaria e fruita solo dalla minoranza della popolazione. Era ingiusto. Tutti dovevano poterne godere. Bastava cambiare mentalità, far avvicinare le persone senza pregiudizi. I bambini erano i primi cui aprirne le porte. Lo capii quasi da subito, quando ancora ero un bambino io. In seguito trovai altri che la pensavano come me. Quando alla televisione Luciano Berio sul terzo canale presentò le sue lezioni di musica con C’è Musica e Musica, ci fu una rivoluzione. Parlava di tutti i generi senza preconcetti: la canzone, il jazz, la lirica, la cameristica. Intervistava artisti di tutti i generi e genialmente abituava il pubblico, che ha sempre preso quello che gli veniva dato dalla tv, ad avvicinarsi alla tipologia musicale che più gli era congeniale senza influenzarlo. In quel modo veniva fatta capire la Musica, con tutte le espressioni di quest’Arte che ci accompagna da sempre e rende più profonda la nostra esistenza”. Mauro Ceccanti