BRUNO MADERNA
Serenata per un satellite – Don Perlimplin - CD ARTS
Serenata per un satellite – Don Perlimplin ovvero il trionfo dell’Amore e dell’Immaginazione
Contempoartensemble
Mauro Ceccanti, direttore
Adapted By [Radio Adaptation] – Bruno Maderna
Electronics – Centre Tempo Reale – Firenze*
Flute [Don Perlimplin] – Roberto Fabbriciani
Saxophone [The Mother-In-Law (Belisa’s Mother)] – Alda Dalle Lucche, Lucia Danesi, Marco Vanni (2), Sandro Tani
Soprano Vocals [Belisa] – Sonia Bergamasco
Text By – Federico García Lorca
Text By [Italian Translation] – Vittorio Bodini
Voice Actor [1st Elf] – Valentina Banci
Voice Actor [2nd Elf] – Filippo Todorov
Voice Actor [Speaker, Marcolfa] – Marion D’Amburgo
Voice Actor [Speaker] – Marcello Bartoli

Maderna: Don Perlimpin / Serenata Per Un Satellite
Contempoartensemble & Mauro Ceccanti
© 2005 Arts Music GMBH
Artwork espressamente realizzata dall’artista Dani Karavan
Nel 1933 Garcia Lorca compone Don Perlimplin, un’opera teatrale che prevedeva intermezzi musicali e alternarsi di suoni e parole. Circa trent’anni dopo Bruno Maderna elabora il progetto di Lorca che, come radiodramma, viene trasmesso nel ’62 dalla RAI. Il musicista italiano va oltre le intenzioni originali. Crea infatti una nuova forma di teatro in cui alcuni personaggi si esprimono attraverso il suono di uno strumento. […] Ottimi sono gli interpreti, espressive ed efficaci le voci strumentali. Serenata per un Satellite è una “improvvisazione guidata” in cui gli esecutori – sette strumenti – possono scegliere quale materiale musicale suonare fra quelli scritti in partitura. È un’originale miscela di frammenti composta nell’ottobre ‘69 per il primo lancio del satellite ERSO.
Paola Raschi – SUONO.IT
ASCOLTA IL DISCO COMPLETO SU:
With this breathtaking “Don Perlimplin” from the great Maderna, ARTS publishes the 6th release of a very successful contemporary music series with Contempoartensemble.
“[…] Mais on peut fermer les yeux, ouvrir ses oreilles et se laisser embarquer dans ce voyage poétique, cette graphies d’une nostalgie impérieuse que les instrumentistes du Contempoartensemble défendent avec une passion comunicative.”